La Vite - Il ciclo vitale e le fasi fenologiche della pianta
Proprio come noi la vite è influenzata dalle fasi della vita e dalle stagioni.
Per questo parliamo di due cicli biologici: il ciclo vitale riguarda l’eta della pianta ed il ciclo annuale riguarda le sue fasi evolutive durante l’anno.
Il ciclo Vitale
Il ciclo vitale comprende momenti di vigoria, produttività e declino.
Le fasi del ciclo vitale di una vite ottenuta da innesto sono tre:
Giovane - dal 1° al 3° anno di vita della pianta, fase in cui la vite è improduttiva;
Adulta - di produttività crescente dal 4° al 5° anno e costante dal 6° al 20-25° anno;
Vecchia - in questa fase, che inizia intorno ai 30 anni, la produttivitĂ diventa decrescente.
Da quando si è reso necessario l’innesto della vite europea su apparato radicale americano, il ciclo vitale è diventato più breve. L’apparato radicale americano è risultato meno longevo dell’apparato radicale europeo.
Il ciclo Annuale
Il ciclo annuale di una vite è rappresentato dalle fasi che si succedono ogni anno, chiamate “fasi fenologiche”.
Queste fasi fenologiche sono raggruppate in due macrofasi:
Fase vegetativa (che comprende pianto, germogliamento, agostamento e defogliazione);
Fase riproduttiva (fioritura, allegagione e maturazione).
Vediamo le fasi nel dettaglio:
Pianto
In questa fase così affascinante da osservare, si riattiva il metabolismo della pianta e la respirazione cellulare. La linfa vitale sale dalle radici fino alle foglie, passando dai tralci. Dai tagli effettuati durante la potatura escono piccole gocce di linfa simili a lacrime (da cui il nome pianto della vite) in quantità che va da pochi decilitri a qualche litro per pianta.
Questo processo dura 15-20 giorni e avviene tra la fine di marzo e i primi di aprile.
Germogliamento
Si tratta del momento di schiusura delle gemme.
Questa fase inizia 2 o 3 giorni dopo l’inizio del pianto, quindi tra fine marzo (nelle zone più a sud) e i primi di aprile (al centro e al nord).
Affinchè inizi ci devono essere alcune condizioni tra cui una temperatura intorno ai 7-12°C.
La crescita dei germogli è massima durante la fioritura.
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Fioritura
La formazione dei fiori avviene fra la fine di aprile e l’inizio di giugno, a seconda della latitudine.
I fiori della vite sono poco appariscenti ed hanno la forma di una piccola pannocchia verde. Sono ermafroditi e l’impollinazione è anemofila, ossia avviene grazie al trasporto del polline da parte del vento, non necessita degli insetti.
Dai fiori fecondati (che sonodal 30 al 60% dei fiori totali, in base al vitigno) si sviluppano quelli che saranno acini, i fiori non fecondati invece muoiono e cadono.
Allegagione
A luglio inizia la trasformazione dei fiori in frutti: acini.
Solo una piccola parte dei fiori (circa il 15-20%) si trasforma in frutti, gli altri cadono (colatura) o si allungano trasformandosi in viticci (filatura).
Entrambi i fenomeni sono una forma di autoregolazione della pianta, che evita così di disperdere le proprie disponibilità nutritive su troppi frutti.
In alcuni casi particolari in cui la pianta ha incontrato avversitĂ climatiche o carenze nutritive, si aggiunge un terzo fenomeno detto acinellatura: gli acini che hanno iniziato a formarsi smettono di crescere.
Agostamento
Come si intuisce dal nome di questa fase, ad agosto i germogli iniziano ad indurirsi e diventano piĂą legnosi.
Scompare il verde e iniziano a diventare marroni, accumulando amido nei tralci come riserva per il periodo invernale.
Invaiatura
In questa fase, che avviene tra agosto e settembre, i frutti crescono di dimensione e si colorano di rosso-nero o di bianco-giallo, a seconda del tipo di uva.
In questo periodo l’uva è ancora povera di zuccheri e ricca di acidi. Se fosse raccolta e vanificata darebbe un vino acido, poco alcolico e difficilmente bevibile.
Maturazione
Nel periodo che va dall’invaiatura alla raccolta avviene infine la maturazione.
Dura circa 40-50 giorni, periodo in cui l’acino aumenta di volume, continua a colorarsi e soprattutto si arricchisce di zuccheri.
Inoltre si forma sulle bucce una sostanza cerosa bianca detta pruina, la quale svolge un duplice compito:
Protegge gli acini dagli agenti atmosferici avversi e trattiene i microrganismi trasportati dal vento.
Al termine di questa fase, in corrispondenza con l’arrivo dell’autunno, la pianta inizia a perdere le foglie.
L’arrivo del freddo è ben accolto dalla vite perché elimina i parassiti ed gli insetti contro cui può finalmente smettere di combattere, inoltre rinforza la parte legnosa della pianta, che entra così finalmente nel suo periodo di dormienza.
La pianta si riposa finalmente e si prepara ad un altro ciclo di produzione.
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